In ogni caso, prima si accede alla Mediazione migliori risultati si ottengono.

Il percorso di Mediazione Familiare, focalizzandosi maggiormente sugli aspetti emotivi e relazionali di tutti i componenti della famiglia, si integra bene con la presenza di un avvocato di fiducia, che resta una figura di riferimento importante a cui chiedere eventuali chiarimenti in ogni fase del processo mediativo e per la stesura finale dell’atto di separazione/divorzio prima del deposito in Tribunale.

E’ necessario però sospendere eventuali iniziative giudiziarie in corso e in caso di procedimento già pendente il Giudice, ottenuto il consenso delle parti, può rinviare l’udienza al termine della Mediazione (cfr. art.155 sexies c.c).

La procedura di Mediazione Familiare è volontaria e garantisce l’assoluta riservatezza di ciò che viene detto nella Stanza di mediazione, salvo consenso scritto di entrambe le parti.

Il mediatore non riferisce al Giudice e non redige relazioni a fini processuali.

La Mediazione Familiare, pur mantenendo la sua autonomia, bene si integra con l’intervento di un avvocato, poiché si fa carico degli aspetti emotivi e relazionali e favorisce una separazione consensuale.

In caso di procedimento giudiziario già pendente, il Giudice, ottenuto il consenso delle parti, può rinviare l’udienza al termine del percorso di Mediazione (cfr. art.155 sexies c.c).

La procedura di Mediazione Familiare è volontaria e garantisce l’assoluta riservatezza di ciò che viene detto nella Stanza.

Particolarmente efficaci sono gli incontri mirati a preparare il momento della comunicazione della separazione ai figli. Comunicazione che, se fatta tenendo presente determinati fattori, è molto utile per attivare i fisiologici meccanismi di adattamento alla nuova situazione famigliare dei figli e per migliorare la qualità relazionare con entrambi genitori.